Da pasticcere a imprenditore di successo della zona di Gazzi. Dai cornetti alla costruzione di un vero e proprio impero in una porzione di territorio in cui l’odore del clan di Mangialupi si respira, eccome. L’ascesa di Domenico La Valle, 59 anni, è sintetizzata dall’elenco di beni “congelati” dalla Guardia di finanza, su richiesta avanzata dal procuratore aggiunto Vito Di Giorgio e dal sostituto della Dda Liliana Todaro. Sotto chiave un patrimonio immenso, stimato in circa 10 milioni di euro, tra attività commerciali, appartamenti, veicoli, conti correnti. Proprietà accumulate nel tempo, ma finite sotto la lente della magistratura.
