Il clan della ‘ndrangheta dei Bellocco, e in particolare il rampollo della cosca Antonio Bellocco, ucciso lo scorso settembre nel Milanese dall’ex capo della curva Nord interista Andrea Beretta, avrebbe prestato soldi a tassi usurari a un imprenditore comasco, titolare di una società che si occupa di programmazione e trasmissioni televisive. «Quando pensi di rientrare? I soldi di Antonio erano i miei», sono solo alcune delle minacce all’imprenditore, riportate nell’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip di Milano Domenico Santoro. Ordinanza con la quale, per vari episodi di usura, estorsioni e false fatture, contestati a vario titolo, è stato disposto il carcere per Francesco Intagliata, ultrà della curva interista già arrestato nel maxi blitz di settembre, per Filippo Monardo, Giuseppe Orecchio, Davide Scarfone e Domenico Sità. E i domiciliari per Mauro Russo e Carmelo Montalto.
