Dalla “Mafia dei pascoli” sui Nebrodi ai combattimenti tra animali a Messina

Si scrive “Mafia dei pascoli”, si legge “Provincia di Messina”, anzi, comprensorio nebroideo. Al fenomeno, venuto alla luce negli ultimi tempi, ostacolato dal Protocollo Antoci e oggetto di più filoni di inchiesta da parte della Direzione distrettuale antimafia, è dedicata una sottosezione del rapporto Zoomafia 2024. È inclusa nel capitolo “La cupola del bestiame” e fa riferimento a un affare immenso, che fa arrivare direttamente e indebitamente fiumi di denaro, alias contributi europei, sui conti corrente. La criminalità non se ne sta certo a guardare, anzi, arriva anche ad appropriarsi delle particelle catastali non dichiarate all’insaputa dei legittimi proprietari e, con la complicità di prestanome, a creare un sistema per la riscossione di questi grossi finanziamenti comunitari.