Definitive condanne e confische. Il processo “Stige” è ormai storia

Nulla di fatto. Restano confermate le condanne e le confische di beni rese definitive il 5 giugno 2024 dalla Cassazione nell’ambito del processo “Stige” contro la cosca Farao-Marincola di Cirò. La Suprema Corte, nel giudizio di terzo grado-bis di rito abbreviato, ha dichiarato inammissibili i ricorsi straordinari per errore materiale che 12 persone, 7 imputati e 5 terzi interessati, avevano presentato contro la sentenza degli ermellini che ha ribadito la pronuncia della Corte d’appello di Catanzaro del 24 settembre 2021. I «rilievi formulati» – scrive il giudice relatore Massimo Ricciarelli nelle motivazioni – «non valgono ad elidere l’originaria inammissibilità» delle istanze delle difese. Le indagini e le sentenze di “Stige” hanno descritto una «holding criminale» attiva nel Cirotano che per anni ha controllato interi settori dell’economia oltre a condizionare la pubblica amministrazione.