Altri particolari sconcertanti e veleni sui giorni che precedettero la strage Borsellino e sulla ricostruzione fasulla che venne fatta raccontare, successivamente, al falso pentito Vincenzo Scarantino: emergono dal processo sul “depistaggio” in corso in Tribunale, a carico dei poliziotti Mario Bo, Michele Ribaudo e Fabrizio Mattei, imputati di calunnia aggravata, che si avviava a conclusione (dopo tre anni di istruttoria dibattimentale) e invece avrà un’appendice con altre richieste di prova.
