Alla vigilia della sentenza del processo d’appello per la trattativa Stato-mafia, l’imputato Marcello Dell’Utri si preoccupa delle trasmissioni televisive in cui si parla di Cosa nostra e dei complici dei boss. L’informazione che vede in tv o legge su alcuni libri di saggistica lo rende nervoso. E così, il 24 giugno 2021, l’ex senatore di Forza Italia chiama al telefono la responsabile dell’ufficio legale di Fininvest, l’avvocata Enrica Mascherpa, e accenna la situazione che lo preoccupa: è la diffusione della puntata della trasmissione di La7 Non è l’Arena di Massimo Giletti, andata in onda pochi giorni prima. Dell’Utri ritiene che questa informazione «potrebbe influenzare negativamente » la corte d’Appello di Palermo che dopo pochi mesi deciderà sul suo processo, nel quale verrà poi assolto. E segnala all’ufficio legale del biscione anche un libro sul potere massonico. L’avvocata Mascherpa lo invita al ristorante Quattro mori a Milano per un pranzo cui parteciperà anche il senatore Alfredo Messina, vicepresidente di Mediolanum e tesoriere di Forza Italia.
