Le ultime due sono state arrestate ieri agli imbarcaderi di Messina, la principale porta d’accesso di quel fiume carsico di cocaina che quotidianamente invade la Sicilia. Aspetto distinto, alla guida di un’auto di media cilindrata, la prima viaggiava da sola. Tornava dalla Calabria, come una delle tante pendolari che quotidianamente attraversano lo Stretto. E forse sarebbe passata inosservata se Ghimly e Dia, i cani antidroga della Guardia di Finanza, non avessero fiutato qualcosa di strano. Nel vano motore c’era più di un chilo di coca.
