È il ras dei Gionta che convoca il direttore sportivo della squadra di calcio di Torre Annunziata, dove il clan non deve neanche minacciare per comandare. E poi gli impone di pagare tremila euro per consentire ai calciatori del Savoia di continuare a giocare nello stadio della città. Cinque gli arrestati ieri per estorsione e usura aggravata dal metodo mafioso, quattro uomini e una donna. Tutti destinatari di misure cautelari al termine di indagini condotte dai carabinieri e coordinate dalla Dda, che ha formulato la richiesta dei provvedimenti cautelari accolti dal gip Giovanni De Angelis. Vittima la dirigenza del Savoia, prima che la società fosse rivoluzionata nel dicembre del 2022 dall’ingresso di Emanuele Filiberto di casa Savoia, del tutto estraneo con la dirigenza che poi si insediò all’indagine.