Un prestito per acquistare l’auto contratto quando marito e moglie lavoravano ma poi divenuto insostenibile per il fallimento dell’azienda dove era impiegato l’uomo, la casa divenuta inagibile per il terremoto e altre disavventure hanno portato una famiglia della provincia di Perugia a uno stato di sovra indebitamento, 81 mila euro, ora però cancellati da una giudice. Quella della terza sezione civile, Ufficio procedure concorsuali, del tribunale del capoluogo umbro. Che ha applicato la cosiddetta «esdebitazione familiare». Una procedura individuale, ma il giudice ha ritenuto che fosse invece possibile la presentazione di un unico ricorso «nel quale si deduca che il sovra indebitamento ha origini comuni per entrambi i ricorrenti».
