Finanzieri del comando provinciale di Catania hanno eseguito, con il supporto di unità della compagnia Pronto impiego e cinofile, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip Dora Catena nei confronti di sei persone accusate di avare gestito un’intensa attività di narcotraffico con importazioni dall’estero, con l’aggravante dell’ingente quantitativo. Contestualmente, è stata data esecuzione a un decreto d’urgenza emesso della Procura che ha disposto il sequestro di beni nella disponibilità degli indagati per circa 7,7 milioni di euro. Al centro delle indagini dell’operazione “Lost and found”, ingenti quantitativi di cocaina che sarebbero stati importati dal Sud America con dei container. Le indagini svolte, da unità specializzate del nucleo Pef di Catania-Gruppo operativo antidroga del Gico, coordinate dal procuratore aggiunto Ignazio Fonzo e dalla sostitute Tiziana Laudani e Michela Maresca, hanno preso spunto da dichiarazioni rese da due ex esponenti di spicco uno del clan Strano di Monte Po e l’altro della cosca Cappello, che avevano indicato il porto etneo come il punto terminale di arrivo di ingenti quantitativi di cocaina, sfruttando le movimentazioni commerciali in ingresso in quell’area.