Messina si conferma per l’ennesima volta un crocevia di rifornimento e spaccio dove la droga pesante e leggera scorre a fiumi, con i rifornimenti tradizionali che in questo caso provenivano dalla vicina Calabria, tra Melito Porto Salvo e Rosarno, e anche da Catania quando oltre lo Stretto i canali si “bruciavano” per alcuni arresti effettuati in corso d’opera. E la conferma viene dall’operazione che la Polizia ha messo in piedi con oltre un centinaio di agenti la notte scorsa, eseguendo 15 misure cautelari, 11 in carcere e 4 ai domiciliari, a conclusione di una lunga indagine che è arrivata temporalmente fino ai nostri giorni, con una “osservazione” dei protagonisti durata parecchi mesi, tra il 2021 e il 2022. Le indagini della Squadra Mobile sono state coordinate dai sostituti della Distrettuale antimafia Liliana Todaro e Antonella Fradà, e il racconto di cosa è successo sta tutto nell’ordinanza di custodia cautelare siglata dal gip Claudia Misale.
