Tra carcere e arresti domiciliari ha passato tre anni e sei mesi d’inferno, inghiottito in un incubo giudiziario che si è concluso soltanto mercoledì sera, quando dalla Cassazione hanno comunicato il responso al suo avvocato: “annullamento senza rinvio”. Un clamoroso errore di persona rimasto troppo a lungo “in attesa di giudizio”. “Annullamento senza rinvio” significa che la Cassazione ha definitivamente cancellato la condanna a ben undici anni di reclusione, decisa in primo grado e confermata in appello, che dal 2019 si portava appresso l’imprenditore della ristorazione Cristian Restuccia. Era finito nella rete giudiziaria dell’operazione antidroga Tunnel, con cui la Distrettuale antimafia e la Mobile smantellarono un vasto traffico di droga tra i Balcani e il gruppo di Mangialupi. Adesso è tornato in libertà, non aveva alcun precedente penale.
