Gli interrogatori preventivi sono cominciati questa mattina. E proprio per questo la notizia ha iniziato a diffondersi: Carlo Ciummo e il padre Vittorio sono indagati in un’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Napoli su un presunto sistema di corruzione e infiltrazione della camorra negli appalti dei rifiuti. Carlo Ciummo è direttore tecnico della ditta SuperEco srl, la società di Cassino (provincia di Frosinone) che si è aggiudicata il lotto Nord della raccolta dei rifiuti nel capoluogo etneo. Nei confronti dei due, padre e figlio, la procura di Napoli ha avanzato una richiesta di misura cautelare personale in carcere. I magistrati li accusano di concorso esterno in associazione a delinquere di stampo mafioso «in qualità di imprenditori beneficiari della prestazione camorristica». Secondo l’indagine, i Ciummo avrebbero ottenuto dall’interlocuzione tra alcuni esponenti della Camorra e il clan Santapaola, «espressione di Cosa nostra catanese, l’assegnazione nei loro confronti dell’appalto per la raccolta dei Rsu del Comune di Catania, lotto nord».
