Ci sono quartieri messinesi in cui, storicamente, l’ombra della criminalità offusca piazze, strade, angoli. Giostra, Camaro, Mangialupi, Santa Lucia Sopra Contesse e anche la zona di Maregrosso vengono così marchiati a fuoco. Ricevono etichette scomode e indigeste, specialmente per i residenti onesti e civili, che poi rappresentano la maggioranza. La relazione della Direzione investigativa antimafia riferita al secondo semestre del 2024 conferma una geografia dell’illegalità già nota. Ma aggiorna il quadro con le attività condotte dallo Stato, attraverso le forze dell’ordine. Le famiglie nel mirino sono sempre le stesse: spiccano, ad esempio i Romeo, ritenuti legati ai catanesi Santapaola-Romano. Tra i colpi inferti alle varie associazioni radicate nella città dello Stretto, il report cita quella contro il clan di Giostra: il 25 giugno 2014, i carabinieri hanno eseguito un blitz contro un sodalizio «i cui vertici erano rappresentati anche da personaggi femminili, in grado di approvvigionarsi in Calabria di consistenti quantitativi di cocaina».