I signori della droga di via Capo Passero: le condanne diventano definitive

Ricorsi inammissibili. La quarta sezione penale della Cassazione ha firmato la sentenza definitiva per gli imputati di uno dei tronconi del processo scaturito dall’inchiesta, denominata “Skanderbeg” ma conosciuta al palazzo di giustizia di Catania come “Quota Cento”, che nel 2020 colpì oltre 100 indagati. Una maxi operazione che mostrò la mostruosità della mafia catanese, che non si fa scrupoli di coinvolgere bambini e ragazzini negli affari sporchi di droga e armi. Il centro nevralgico dello smercio è la via Capo Passero a Trappeto Nord. Ma qualche bottega dello spaccio i carabinieri di Catania la fecero chiudere anche in via Ustica. Numeri da capogiro (12 le piazze colpite dall’operazione) quelli che si registrarono in quella indagine che aveva come “griffe mafiosa” i Nizza. E in particolare la figura di Lorenzo Michele Schillaci, ultimamente “posato” dal clan per motivi più personali che criminali. Schillaci però non ha fatto ricorso in Cassazione. Il processo, considerando i numeri alti, è stato diviso in due filoni, uno è ancora pendente in Corte d’Appello.