Minacce e schiaffi agli agenti della polizia penitenziaria, frasi intimidatorie al direttore del carcere e agli psichiatri e, infine, telecamere di videosorveglianza staccate dai muri a colpi di bastone: non si può certo dire che sia stata una detenzione senza intoppi quella dell’ex boss del clan dei Casalesi Michele Zagaria nell’istituto penitenziario di Milano Opera, dov’era recluso in regime di carcere duro fino a qualche mese fa.
