Il “falso” pentito e i due boss.

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Che voleva fare il killer Carmelo Giambò nel suo tentativo clamorosamente naufragato di collaborare con la giustizia? Salvare i suoi capi Giuseppe Gullotti e Salvatore “Sem” di Salvo da un ergastolo? Riscrivere alcune pagine della storia mafiosa di Barcellona facendo riaprire alcuni processi? Ha ricevuto per questo un “mandato carcerario” e poi non ha più saputo gestire la situazione, finendo la sua breve carriera da collaboratore con la richiesta di revoca del programma di protezione da parte della Distrettuale antimafia di Messina, dopo pochi mesi di dichiarazioni in contrasto con gli altri collaboranti. C’è anche questa storia emblematica tra le pagine delle motivazioni depositate di recente della sentenza d’appello del maxiprocesso Gotha 6.