Nel palazzo di giustizia di Caltanissetta, c’è lo Stato sotto accusa. Quattro poliziotti palermitani (Maurizio Zerilli, Giuseppe Di Gangi, Vincenzo Maniscaldi e Angelo Tedesco) sono imputati di depistaggio, per aver mentito al processo in cui si cercava la verità sul falso pentito Vincenzo Scarantino. E se verranno condannati, per i risarcimenti ne risponderanno anche il ministero dell’Interno e la presidenza del Consiglio (che si sono costituiti parte civile assieme al ministero della Giustizia). Così ha deciso il giudice dell’udienza preliminare David Salvucci, che ha accolto le richieste delle parti civili, i figli del giudice Paolo Borsellino e altri familiari delle vittime. Il gup non ha invece ammesso la costituzione di parte civile di Salvatore Borsellino, per un vizio di forma nell’istanza.
