Imprenditore vessato dal racket, cinque arresti

La “protezione” costava all’imprenditore il 3% degli appalti sul territorio. Il titolare della Gr Impianti Srl per stare tranquillo doveva pagare la cosca. Sul litorale c’è ancora l’ombra lunga della consorteria criminale di Franco Muto e di quella collegata al re del pesce denominata “Stummo-Valente”. L’inchiesta condotta dalla Dda di Catanzaro, coordinata da Vincenzo Capomolla, ha portato in carcere cinque persone: Leonardo Bevilacqua di 39anni, Roberto Cesareo di 58 anni, Giovanni Marino di 42 anni, Salvatore Orto di 35 anni e Franco Valente di 63 anni. Sono accusati di aver in tempi diversi taglieggiato un’impresa edile. Una serie di eventi che si sono susseguiti dal 2022 al febbraio 2025 tra Diamante, Scalea, Cetraro e San Nicola Arcella. L’imprenditore in ginocchio dal racket seppur invitato a denunciare inizialmente si rifiutava asserendo di nutrire seri timori per l’incolumità sua e della sua famiglia.