Gerarchie da rispettare, regole da osservare, cautele da non trascurare: ecco tre requisiti imprescindibili per guadagnarsi un ruolo nella gang dello spaccio incastrata dai Carabinieri con la retata “Sbarre”. Modus operandi che è emerso, dandone conferma, dalle intercettazioni telefoniche ed ambientali, cuore dell’accusa che ha superato il processo di primo grado. Nelle motivazioni della sentenza il Gup ripercorre tutti i passaggi investigativi partendo dai metodi di contabilità del sodalizio: «L’indagine ha fatto altresì luce sulla contabilità tenuta dal gruppo di spacciatori. È infatti emerso che gli stessi fossero soliti annotare le quotidiane transazioni di droga in modo da monitorare i rapporti di dare/avere in capo a ciascun pusher. Tanto si trae dalla lettura di “post-it” e “pizzini”, rivenuti, all’interno di un rudere nella zona sottoposta al controllo del sodalizio, a seguito dell’operazione di polizia effettuata in data 16 aprile 2018».
