La “multinazionale” della droga. Inflitti quattro secoli di carcere

Quasi quattro secoli di carcere. Ecco la sentenza della gup Claudia Misale per la prima tranche della maxi inchiesta antidroga denominata “Dinamite”, con cui la Procura di Messina diretta da Antonio D’Amato e i carabinieri hanno praticamente aggiornato nel giugno del 2024 le rotte dei traffici di stupefacenti tra la città, la provincia e i bacini internazionali di rifornimento. Basti pensare che il “giro” faceva guadagnare ben 500 mila euro al mese. Dopo un’udienza preliminare che è durata mesi, la gup Misale ha deciso il verdetto per 55 imputati, siciliani e calabresi, con 52 pesanti condanne, 2 assoluzioni totali per gli imputati Alessio Abate e Roberto Galati Giordano, un “non doversi procedere” per incapacità irreversibile per il calabrese Francesco Pelle, e una serie di assoluzioni parziali.