«So quello che mi aspetta, è un compito difensivo di straordinaria complessità ma non per quantità e qualità delle argomentazioni: è un turbillon di emozioni più negative che positive, il timore, l’ansia, la paura di non riuscire, di fallire. Ma nello stesso tempo pensare e riflettere con quella freddezza che deve essere parte del difensore. Perché la vita, il patrimonio culturale e morale della Saguto e della sua famiglia nei confronti dei quali sono state chieste pene rigorose, dipende anche da cosa sarà in grado di fare l’avvocato». Così, il legale Ninni Reina, che difende l’ex presidente della Sezione misure di prevenzione del tribunale di Palermo, Silvana Saguto, ha esordito nel corso dell’udienza del processo che si svolge a Camtanissetta.
