“Le botte ad Angelo un segnale a Raffaele”.

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«Ci rumpemu i corna». Con questa inequivocabile espressione tutta catanese i componenti del clan Santapaola commentavano la bastonatura ai danni di Angelo Lombardo, il deputato Mpa, fratello del presidente della Regione, picchiato nella primavera del 2008 perché «dopo aver chiesto e ottenuto il sostegno elettorale del clan Santapaola promettendo agevolazioni di varia natura, non aveva tenuto fede agli impegni assunti».
Lo ha raccontato, ieri mattina, in videoconferenza il collaboratore di giustizia Eugenio Sturiale, al processo per corruzione elettorale contro il presidente della Regione Raffaele Lombardo e il fratello Angelo.