La conferma integrale della sentenza di primo grado del luglio 2024, che si concluse con sei condanne. È stata questa in estrema sintesi la richiesta dell’accusa al processo d’appello per i “fatti di Mojo Alcantara”, che in origine vedeva coinvolti sette imputati e trattava delle infiltrazioni mafiose al Comune da parte del clan etneo Cintorino di Calatabiano. Si tratta delle indagini della Dda di Messina e del Gico della Guardia di Finanza che portarono a maggio del 2022 all’arresto dell’allora sindaco del centro ionico Bruno Pennisi, della sua vice Clelia Pennisi, dell’ex assessore ai Lavori pubblici di Malvagna Luca Giuseppe Orlando, di Carmelo Pennisi, Giuseppe Pennisi e dell’imprenditore Antonio D’Amico. Ai domiciliari finì Santo Rosario Ferraro, un altro imprenditore. Il processo dal punto di vista tecnico era diviso in due, perché Giuseppe Pennisi e Clelia Pennisi scelsero il rito abbreviato, mentre gli altri proseguirono con il rito ordinario.