«Clan calabresi e camorra napoletana erano coinvolti mani, piedi e testa nelle stragi». A dirlo è stato il collaboratore di giustizia Gaspare Spatuzza, l’ex boss del quartiere Brancaccio di Palermo, sentito nel processo Scott Rinascita, in corso nell’aula bunker di Lamezia Terme, che vede sul banco degli imputati oltre trecento persone. Il collaboratore di giustizia siciliano rispondendo alle domande del sostituto procuratore Annamaria Frustaci ha parlato di «sinergia stragista tra Cosa Nostra e la ‘ndrangheta» riferendosi ai tre attentati compiuti in Calabria tra dicembre e gennaio 1993/1994, ai danni di tre pattuglie dei carabinieri, uno dei quali costò la vita a due militari. «Anche a Napoli c’era un progetto stragista perché era stato mandato dell’esplosivo».
