Al processo sul cosiddetto “Sistema Montante” – in corso di svolgimento in Tribunale a Caltanissetta con 17 imputati accusati di avere contribuito agli affari poco limpidi dell’ex leader di Confindustria Sicilia – è proseguito ieri l’esame dell’ex assessore regionale alle Attività produttive Marco Venturi, passato nel 2015 nella schiera dei principali accusatori di quello che veniva definito nei “salotti buoni” – anche romani – il “paladino della legalità” e poi condannato a 14 anni di reclusione per associazione a delinquere e altri reati. Venturi ieri ha rievocato i commissariamenti di alcuni enti camerali siciliani, che sarebbero stati decisi da Montante proprio per designare al loro vertice sue pedine fidate.
