«Il porto di Gioia Tauro è un vero e proprio hub del traffico internazionale di droga: l’anno scorso in Italia è stato sequestrato qui l’80% di tutta la cocaina sequestrata alla frontiera marittima, e poco più del 60% del totale delle sostanze stupefacenti». Ad affermarlo è stato il prefetto Vittorio Rizzi, vice capo della Polizia e direttore centrale della polizia criminale, intervenendo alla presentazione della relazione annuale della Direzione centrale per i servizi antidroga. «Gioia Tauro non è solo il punto di arrivo della droga destinata al mercato italiano – ha spiegato Rizzi – ma anche nodo di transito di quella diretta ad est, verso l’area Balcanica».
