Sentenza di primo grado ribaltata e assoluzione in appello per due persone che furono coinvolte nell’indagine sulla rete familiare di spaccio nel villaggio di Faro Superiore, e che vedeva coinvolti inizialmente undici indagati. Un’indagine dei carabinieri coordinata all’epoca dalle sostitute procuratrici Antonella Fradà e Roberta La Speme. In questo caso si tratta degli imputati Salvatore Scardaci e Fabio Pietropaolo, che sono stati assistiti rispettivamente dagli avvocati Carolina Stroscio e Antonello Scordo. In primo grado erano stati condannati a poco più di due anni di reclusione, ma ieri anche l’accusa, in aula c’era il sostituto procuratore generale Giuseppe Lombardo, aveva chiesto la loro assoluzione.
