Dagli arresti domiciliari al carcere. Dopo le pesanti condanne subite nel processo, con rito abbreviato, di primo grado scaturito dalla maxi operazione antimafia denominata “Eureka”, sono state, a seguito del blitz dei carabinieri reggini e del Ros compiuto poco prima dell’alba di ieri, 23 le persone finite dietro le sbarre. Per esse, infatti, su richiesta della Procura distrettuale antimafia di Reggio Calabria, il Gip del tribunale reggino, valutando sussistenti le esigenze cautelari, ha emesso ordinanza di aggravamento della misura cautelare, da quella degli arresti domiciliari a quella più afflittiva del carcere. Mercoledì scorso i giudici del Tribunale della città dello Stretto, nell’ambito del processo “Eureka” tra gli 83 imputati avevano inflitto in totale oltre mille anni di reclusione a 76 persone, mandandone invece assolte 7.
