Non ha ancora un’identità quel Dna femminile che la polizia scientifica ha estratto da un guanto ritrovato accanto al cratere della strage di Capaci. I magistrati di Caltanissetta hanno confrontato la sequenza con il profilo genetico di Rosa Belotti, la donna indagata per la strage di Milano avvenuta il 27 luglio 1993, l’esito non ha lasciato dubbi: si tratta di due Dna diversi. Rosa Belotti resta comunque indagata dalla procura di Firenze per la bomba di via Palestro. La sua foto venne ritrovata il 29 settembre 1993, due mesi dopo l’attentato, in una villa di Alcamo dove era custodito un arsenale illegale gestito da due carabinieri. Questa è davvero una strana storia. Nella villa, la polizia ci arrivò grazie alla soffiata ricevuta da un poliziotto del commissariato di Alcamo, Antonio Federico.
