La figlia ribelle ha accusato il padre mafioso, Vincenzo Galatolo, di essere fra i mandanti della strage che doveva uccidere il giudice Carlo Palermo e invece stroncò Barbara Asta e i suoi gemellini di sei anni, Giuseppe e Salvatore. Era il 2 aprile 1985, a Pizzolungo, Trapani. Le dichiarazioni di Giovanni Galatolo hanno portato oggi la gup di Caltanissetta Valentina Balbo a condannare a trent’anni il capomafia Vincenzo Galatolo, uno dei componenti della Cupola di Totò Riina, attualmente detenuto al 41 bis.
