Per le stragi che hanno insanguinato il Paese all’inizio degli anni novanta ci sarebbero anche «mandanti politici» rimasti impuniti. È il dato più rilevante che emerge dalle oltre mille pagine della sentenza “’Ndrangheta stragista” depositata dalla presidente della Corte d’Assise di Reggio Calabria, Ornella Pastore.
Su richiesta del procuratore Giovanni Bombardieri e dell’aggiunto Giuseppe Lombardo, lo scorso luglio il boss di Cosa nostra Giuseppe Graviano e Rocco Santo Filippone, considerato dalla Dda il referente della cosca Piromalli della ‘ndrangheta, sono stati condannati in primo grado all’ergastolo perché considerati i mandanti degli attentati ai carabinieri avvenuti tra il 1993 e il 1994.
