Avevano creato un vero e proprio triangolo dei massaggi a pagamento con “legalino” (regalino) finale che rendeva molto bene, tra Messina e Giardini Naxos. In città i cosiddetti centri benessere erano in via XXIV Maggio e in via del Vespro, a Giardini in via Consolare Valeria. E ogni mese che passava accumulavano anche 10mila euro viste le lunghe e furtive schiere di uomini che oltre al trattamento tradizionale, anche con olio profumato e altra roba del genere, in tutto una cinquantina di euro, optavano poi per il famoso “legalino”, offerto dalle ragazze con altri 30/40 euro a pagare. In pratica il massaggio veniva poi indirizzato insistentemente “lì” fino al soddisfacimento, non si trattava di rapporto sessuale completo.
