Una condanna a 2 anni di reclusione e un’assoluzione: questa la sentenza dei giudici della seconda sezione penale del tribunale di Agrigento per i due 54enni finiti a processo con l’accusa di avere minacciato un collaboratore di giustizia per fargli ritrattare le accuse contro il boss Antonio Massimino, peraltro cognato di uno dei due. La condanna è stata decisa per Giuseppe Gallo; prosciolto, invece, Vincenzo Mendola, marito della sorella del capomafia di Villaseta. Il pubblico ministero della Dda, Claudio Camilleri, aveva chiesto per entrambi la condanna a tre anni e un mese di reclusione per l’accusa di intralcio alla giustizia con metodo mafioso.