Minori, «gravissimo allarme sociale»

Il disagio di giovani e minori, a Messina e in molti centri della provincia, è un allarme sociale, con conseguenze di vario genere, comprese quelle che riguardano i risvolti penali. Dalla Relazione sull’amministrazione della Giustizia, con la quale il presidente della Corte d’Appello Luigi Lombardo ha aperto l’Anno giudiziario, si evincono dati e considerazioni che devono diventare oggetto di riflessione comune, da parte di tutti gli enti e le istituzioni territoriali. Vediamo di riassumerli. Il presidente del Tribunale per i minorenni di Messina  segnala come, nel Distretto messinese, sia perdurante uno stato di malessere giovanile determinato dalla mancanza di figure di riferimento stabili e coerenti, conseguente alla fragilità dei sistemi familiari e all’incapacità dei genitori di svolgere la funzione educativa, di contenere la condotta e di gestire i conflitti. Ciò che colpisce è, soprattutto, la solitudine e la trascuratezza di molti minorenni, anche in tenerissima età, spesso vittime di violenze, sia dirette sia assistite, in ambiti familiari complessi e anche patologici, dove si rileva l’abuso di alcol e di sostanze stupefacenti.