‘Ndrangheta e “mazzette” in centro città. È la legge della cosca De Stefano, la storica dinastia mafiosa che fagociterebbe la porzione più ampia della torta del racket gestita dal “direttorio” delle cosche cittadine. Dietro l’estorsione alla ditta che ha ristrutturato qualche anno fa il Museo Nazionale della Magna Grecia, imponendo una tangente da 200 mila euro. La prima sezione penale della Corte d’Appello di Reggio (presidente Lucia Monaco, giudici a latere Concettina Garreffa e Adriana Trapani), dopo una camera di consiglio infinita conclusasi nel cuore della notte tra venerdì e sabato, ha stangato il gruppo criminale sul banco degli imputati.
