’Ndrangheta, “gaming” ed estorsioni. Pene definitive per 3 esponenti dei clan

A sei anni dal blitz, la Cassazione ha messo la parola fine sul processo nato dall’inchiesta Tisifone della Dda di Catanzaro che disarticolò le nuove leve delle cosche di Isola Capo Rizzuto, Papanice e Petilia Policastro. La Suprema Corte, non accogliendo i ricorsi difensivi, ha reso definitivi gli anni di carcere che la Corte d’appello di Catanzaro aveva comminato lo scorso 5 marzo nell’ambito del giudizio bis di secondo grado. Invece, il primo dicembre 2022 erano diventate irrevocabili altre 15 condanne. L’operazione, venuta alla luce il 20 dicembre 2018 con 23 fermi eseguiti dalla Squadra mobile di Crotone, sventò una «guerra di mafia» in provincia poiché i clan di Isola Capo Rizzuto erano pronti a darsi battaglia per il controllo dei traffici illeciti e, soprattutto, degli affari illegali legati all’imposizione delle slot machines nelle attività commerciali.