’Ndrangheta stragista, il pentito ritrattò perché minacciato dalle cosche di Platì.

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Nel processo «’Ndrangheta stragista», il procuratore aggiunto antimafia Giuseppe Lombardo, che rappresenta la pubblica accusa anche davanti ai giudici della Corte d’assise d’appello, ha depositato un’informativa dei carabinieri da cui emerge che il collaboratore di giustizia Annunziato Romeo, nella precedente udienza del processo, ha ritrattato le sue dichiarazioni perché minacciato dagli esponenti di vertice delle cosche di Platì. Nell’informativa, redatta dal colonnello Massimiliano Galasso comandante del Reparto operativo dei carabinieri, emerge che «il comportamento reticente del Romeo durante l’esame dibattimentale del primo giugno 2022 sia certamente collegato ad una convocazione di quest’ultimo da parte di esponenti del mandamento jonico, in particolare del territorio di Platì». Una “convocazione” che sarebbe avvenuta dopo che Romeo, a volto coperto, ha rilasciato un’intervista a una trasmissione andata in onda nel maggio 2021 su Sky-Tv8. Secondo gli inquirenti, il pentito sarebbe stato riconosciuto grazie al «tratto finale dell’orecchio sinistro».