«Nessun illecito, solo azione politica» Emilia Barrile respinge tutte le accuse.

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Le accuse sono pesanti e la difesa passa al contrattacco. L’operazione “Terzo livello”, sul comitato d’affari che ruotava attorno a Palazzo Zanca e ad alcune partecipate è giunta al secondo step, dopo la retata della Dia di Messina e di Catania sfociata nell’esecuzione di tredici misure cautelari e di un maxi-sequestro di beni per 35 milioni di euro. Ieri, a Palazzo Piacentini, al via gli interrogatori di garanzia, con in testa l’indagata “principale” di questa inchiesta su presunti illeciti nella pubblica amministrazione. Emilia Barrile si è difesa con le unghie e coi denti di fronte al gip.