Omicidio Scopelliti, la Dda di Reggio dispone accertamenti biologici

Nuove verifiche sugli indagati per l’omicidio di Antonino Scopelliti, il magistrato reggino ucciso il 9 agosto 1991 nella frazione Piale di Villa San Giovanni. La Dda di Reggio – che segue da anni ormai la pista di un patto di sangue fra ’ndrangheta e mafia per togliere di mezzo l’allora sostituto procuratore generale della Cassazione pronto a discutere la sentenza del primo storico maxiprocesso a Cosa nostra – ha disposto «accertamenti tecnici non ripetibili di tipo biologico». L’avviso, firmato dal procuratore Giuseppe Lombardo e dal sostituto Sara Parezzan, è stato notificato nei giorni scorsi dalla squadra mobile della Questura di Reggio ai 21 indagati, alcuni dei quali detenuti. Inizialmente erano 24 i nomi inscritti nel Registro della Procura antimafia, ma negli ultimi anni in tre sono morti: il boss di Castelvetrano Matteo Messina Denaro, il boss reggino di Archi Giovanni Tegano e Francesco Romeo, cognato messinese del boss Nitto Santapaola.