La prima parentesi del processo con rito abbreviato dell’inchiesta Open Gates si chiude con dieci condanne e nove assoluzioni, più due patteggiamenti. La ricostruzione di un presunto sistema di illeciti nella gestione della casa circondariale di Catanzaro, sostenuta in aula dal pubblico ministero Veronica Calcagno, ha trovato dunque alcune conferme ma subito anche dei ridimensionamenti nella sentenza pronunciata ieri dal gup. Tra le assoluzioni spicca quella di Domenico Sacco, agente di Polizia penitenziaria difeso dall’avvocato Danilo Iannello, per il quale erano stati chiesti 14 anni con le accuse di corruzione e concorso esterno in associazione mafiosa.