Piccoli comuni, grande azzardo Calabria al top: si gioca e si ricicla

Giocate responsabilmente”: certo, come no. Dietro il più ipocrita e subdolo degli avvertimenti, rilanciato in mille tabelloni stradali e spot televisivi, c’è l’essenza del gioco d’azzardo più “facile” e rovinoso, quello on line. Da un lato, il committente dello spot è… il banco, colui che il gioco lo gestisce e su di esso lucra. E quindi alla faccia della sincerità, sa bene che la paterna raccomandazione di andarci piano ha per il ludopatico lo stesso effetto della foto di un polmone canceroso sul pacchetto di sigarette per un nicotino-dipendente: praticamente nullo. Dall’altro, c’è una terza figura fortemente interessata ai proventi del gioco: lo Stato. Che, inutile girarci intorno, di quei proventi ha bisogno, e tanto. E quindi, come un bravo pokerista, persegue il suo interesse nascondendo le carte e oscurando i dati.