Avevano allestito addirittura uno sportello dedicato ai “clienti” davanti al casinò di Saint-Vincent. Qui, infatti, reclutavano giocatori d’azzardo a cui prestavano le fiches per consentire loro di continuare a tentare la fortuna a slot machines, roulette e tavoli verdi. I due, padre e figlio, prestavano a tassi d’interesse che arrivavano anche a superare il 500% annuo. A mettere fine alla loro attività usuraia sono stati i carabinieri della compagnia di Chieri (Torino) che li hanno arrestati.
