Processo Stige, ultimo atto. Rese definitive 22 condanne

Ventidue condanne definitive, 19 assoluzioni e un nuovo giudizio dall’appello per tre imputati. Così ieri la Cassazione ha messo il timbro sul processo di rito ordinario nato dalla maxi-inchiesta “Stige” della Dda di Catanzaro che nel 2018 smantellò la cosca Farao-Marincola di Cirò. Su tutti, la Suprema Corte ha confermato le assoluzioni per i due ex sindaci di Cirò Marina, Nicodemo Parrilla, e di Strongoli, Michele Laurenzano, perché non favorirono la ‘ndrangheta. «È una sentenza che rappresenta la fine di un incubo», ha commentato Laurenzano ringraziando i suoi avvocati Vincenzo Ioppoli, Pino Pitaro, Vittorio Ranieri e Giovanni Canino. E ancora: «Oggi è il giorno della verità che certifica la mia innocenza», ha chiosato l’ex primo cittadino. Allo stesso modo gli Ermellini hanno scagionato gli imprenditori che per la Procura antimafia sarebbero stati al servizio del locale del clan: Antonio Bevilacqua, Giuseppe Clarà, entrambi impegnati nel settore dei rifiuti, e Valentino Zito, titolare di una cantina di vini. Mentre per il boss Giuseppe Farao (77enne) è diventata irrevocabile la pena a 24 anni di carcere.