Lo sfruttamento del mestiere più vecchio del mondo si rivelava redditizio per l’organizzazione criminale sgominata dalla Polizia di Stato di Caltagirone (coordinamento della locale Procura) con l’operazione “Sex indoor”, che ha consentito agli inquirenti di accertare, attraverso intercettazioni telefoniche ed ambientali, ma anche pedinamenti e altre attività d’indagine più tradizionali, la presenza nel territorio calatine di una vera e propria struttura stabile, ben rodata e con ruoli ben definiti e ripartiti, in grado di reclutare donne (per lo più straniere, provenienti in particolar modo dal Sud America) e transessuali che venivano destinati al mercato della prostituzione in quattro alloggi nel centro storico della città della ceramica.