Ci sono i presunti capi e seconde linee della cosca Araniti di Sambatello, frazione collinare della Vallata del Gallico a nord di Reggio Calabria; ci sono presidente di seggio, scrutatori o grandi elettori che avrebbero “manipolato” qualche decina di voti alle elezioni regionali e comunali del 2020 e 2021, ma non figurano nell’elenco degli indagati i politici coinvolti nell’inchiesta “Ducale”, il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Giuseppe Neri, il consigliere comunale del Partito democratico, Giuseppe Sera, e l’imprenditore con la passione per la politica, espressione dei Democrat, Daniel Barillà. E non compaiono nemmeno le posizioni di chi avrebbe avuto un ruolo nella strategia della ’ndrangheta di Sambatello di influenzare le due tornate elettorali appoggiando determinati candidati. La Procura antimafia di Reggio Calabria – la richiesta vistata dal procuratore reggente Giuseppe Lombardo è stata avanzata dai procuratori aggiunti Walter Ignazitto e Stefano Musolino, e dai sostituti Nicola De Caria, Sara Parezzan e Salvatore Rossello – ha chiesto il rinvio a giudizio di 18 persone.
