Reggio, imprenditore dice no al pizzo. Denuncia gli estorsori e li fa arrestare

Pretendevano il pizzo per lasciarlo lavorare in pace dopo avergli prospettato di cambiare location perchè operatore economico sgradito ai clan che detterebbero legge in quel fazzoletto residenziale nel cuore di Reggio Calabria. E gli avevano anche consigliato di “mettersi a posto” sborsando una cifra astronomica – ben 120 mila euro che sarebbe equivalso al tracollo economico dell’azienda – per continuare a gestire il distributore di benzina che aveva aperto a Reggio Calabria. Una richiesta mafiosa, un sopruso inaccettabile, insopportabile, mortificante per chiunque creda nei valori della libertà e della legalità. L’imprenditore non si è scoraggiato ed ha trovato la forza di dire no. Denunciandoli e facendoli arrestare. Operazione antiracket a Reggio Calabria. Due persone sono state arrestate venerdì dalla Squadra Mobile della Questura per tentata estorsione con l’aggravante del metodo mafioso.