Reggio, la “legge” della ’ndrina Tegano nei quartieri Archi e Gallico.

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Prima Mario Gennaro, poi Roberto Moio: “Teganiani” di ferro i due collaboratori di giustizia si sono alternati venerdì sera in Corte d’Assise (presidente Natina Pratticò) sul banco dei testimoni (entrambi citati dalla Procura distrettuale antimafia) nel processo “Giù la testa”, nato dall’indagine che punta a fare luce sull’omicidio di Bruno Ielo, il tabaccaio ed ex carabiniere che secondo l’accusa sarebbe stato ucciso sulla via Nazionale Catona la sera del 25 maggio del 2017 perchè concorrente scomodo rispetto ad una rivendita di tabacchi distante una manciata di centinaia di metri e posizionata tra i quartieri Archi e Gallico.