“Sangue, soldi e legami coi clan”. Azzerate le curve di Inter e Milan

Un terremoto. Che abbatte due curve, o almeno i loro vertici. «Che costringe ad aprire gli occhi», come ammonisce il procuratore nazionale antimafia Giovanni Melillo, «sulla deriva criminale» degli ultrà di Inter e Milan e che rischia di travolgere i due club. Diciannove misure cautelari, cinquanta perquisizioni, 24 daspo, due direttivi azzerati. Due associazioni a delinquere con l’aggravante, nel caso della Nord nerazzurra, del “metodo mafioso” che ha contrassegnato ascesa e caduta di Antonio Bellocco e della sua ’ndrina di Rosarno, almeno fino al suo omicidio per mano del rivale Andrea Beretta lo scorso 4 settembre. Bagarinaggio, estorsioni, minacce, le mani sui biglietti e sui parcheggi, sul catering e sulla gestione dei concerti. Armi, come quelle che il tifo nerazzurro voleva trasportare nel doppiofondo di un pullman fino a San Sebastian, per scontrarsi durante una trasferta europea. Ingerenze perfino sul calciomercato delle due squadre, con il difensore Milan Skriniar convocato dagli ultrà per non andare al Paris Saint-Germain o Antonio Conte sponsorizzato («Sto facendo da quattro giorni, robe con il Milan, stiam premendo per Conte») da Luca Lucci, lo stesso che intercettato dice: «Ho sete di sangue»