Un dirigente regionale da sentire sul meccanismo perverso delle truffe. Un paio di testi ancora da ascoltare. Una serie di intercettazioni da trascrivere. Sono questi gli ultimi passaggi decisi ieri mattina all’aula bunker per il maxiprocesso Nebrodi sulle truffe agricole del gruppi mafiosi tortoriciani. Si è consumato infatti il passaggio in cui accusa, parti civili e difesa hanno formulato le loro richieste ex art. 507 c.p.p., ovvero la cosiddetta “Ammissione di nuove prove”. E com’era prevedibile c’è veramente poco ancora da scandagliare dopo un dibattimento molto intenso condotto a tempo di record dal collegio del tribunale di Patti composto dal presidente Ugo Scavuzzo e dai colleghi Andrea La Spada ed Eleonora Vona.
